Si svolgerà dal 10 marzo al 22 aprile in vari luoghi della città di Bologna "Ipercinetica",rassegna dedicata al lavoro di CollettivO CineticO,curata da ERT in collaborazione con Centro la Soffitta-Dipartimento delle Arti-Università di Bologna,Teatri di Vita,DOM la cupola del Pilastro,la Baracca/Testoni Ragazzi,con il contributo del Fondo per la danza d'autore/Regione Emilia-Romagna, Anticorpi.
Da giovedì 10 marzo fino al 22 aprile Bologna diventerà Ipercinetica.
Questo è il nome della personale dedicata al lavoro di CollettivO CineticO, che la compagnia diretta da Francesca Pennini presenterà a Bologna, penetrando in vari luoghi della città, mettendo a dura prova i confini dello spettacolo tradizionale e di quello di danza in particolare, in esplorazioni di relazioni inedite con lo spettatore.
Nata nel 2007, la compagnia guidata da Francesca Pennini (Premio Danza&Danza nel 2015 come migliore coreografa e interprete, e Nomination Ubu 2015 come miglior performer under 35) indaga gli interstizi tra teatro e arte visiva nonché lo statuto ontologico dell’evento performativo stesso mettendone in discussione i meccanismi e le regole. CollettivO CineticO è una compagnia di produzione di danza la cui attività è riconosciuta dal MiBACT dal 2013, il suo lavoro si caratterizza per la particolare attenzione attribuita alla formazione di nuovo pubblico di età adolescenziale e alla sperimentazione negli spazi pubblici urbani.
Il progetto si sviluppa in sette tappe, tra spettacoli, performance site specific e una sessione di gioco da tavolo, che nella diversificazione di formato rappresentano di per sé un interesse: un viaggio attraverso territori diversi (dalla danza pura alla parola, dal cartoon al poliziesco, dall’adolescenza all’età matura), quasi a voler tracciare un atlante umano in bilico tra rigore zoologico e reattività emotiva, dove regola e caso si attraggono e si respingono come due poli magnetici mantenendo il pensiero in attività, trasformando la scena in un inventario di possibilità da scoprire in diretta: un vero e proprio “movimento cinetico” tra i generi del contemporaneo.
La rassegna si apre giovedì 10 marzo, alle 21.00, presso l'Arena del Sole con 10 miniballetti, di e con Francesca Pennini, un’opera coinvolgente, un’indagine coreografica tra la ripetizione del gesto e l’improvvisazione, tra la scrittura e l’interpretazione. In scena Francesca Pennini lavora sui suoi quaderni d’infanzia, dove appuntava le coreografie di quando era bambina: dalla lettura alla messa in pratica con il corpo giocando con la distanza di tempo, il movimento e la scrittura - correnti e bufere, ventilatori e droni, uccelli e grand-jeté diventano vere e proprie allegorie sul legame tra la coreografia e la danza.
Il lavoro procede a La Baracca – Testoni Ragazzi che ospita in matinée, il 22 e il 23 marzo, e alle ore 21.00 il 24 marzo - nell’ambito della rassegna ‘Accade di sera’, Sherlock Holmes.
È uno spettacolo indirizzato a una “nuova” identità di spettatore: il bambino, il quale si fa detective della scena che offre un corollario di possibilità. Il personaggio di Arthur Conan Doyle si reincarna qui in un terzetto di investigatori contemporanei, animati da una inesauribile voglia di andare oltre il volto immediato e ingannevole della realtà, di analizzare i dettagli e ipotizzare possibili soluzioni.
I tre investigatori, infatti, analizzando dettagli e soluzioni cercando di ricostruire le tracce labili di uno spettacolo di danza.
Il 23 marzo alle ore 21.00 presso Teatri di Vita è la volta di Amleto, opera dal titolo canonico, questa volta vista in una prospettiva non molto tradizionale, affrontata in un formato interattivo con gli spettatori.
Amleto è una performance in costante tensione tra ironia e tragedia, costruita su una macchina scenica implacabile in cui attori professionisti, dilettanti, malcapitati, registi, esibizionisti, danzatori e sostituti dell’ultimo minuto si contendono il titolo di protagonista dello spettacolo.
La struttura drammaturgica diventa un regolamento che traspone i principi dell’opera di Shakespeare e riflette su quelli della danza e della prosa, sul corpo e sulla voce.
La personale prosegue il 6 e il 7 aprile con un dittico presso il Laboratorio delle Arti / Centro La Soffitta: alle ore 21 in scena la performance interattiva I x I No, non distruggeremo il Teatro della Soffitta, in cui il pubblico muove i performers bendati e armati di mazze da baseball tramite una speciale tastiera e XD scritture retiniche sull’oscenità dei denti, un lavoro che indaga sullo spazio scenico come luogo altro, come luogo visivo dell’apparizione del corpo - è strutturato come un fumetto, veloce e polifocale, in cui i corpi sono pura immagine. Questo lavoro sul fumetto e l’immagine corporea ha fatto conoscere la compagnia in territorio nazionale e internazionale. Il 7 aprile dalle 9.30 alle 14.00 sempre presso il Laboratorio delle Arti (Centro La Soffitta) viene presentato Cinetico 4.4, un vero e proprio gioco da tavolo, con tabellone, pedine , dadi e un regolamento attraverso il quale viene costruita una performance, con la particolarità di essere sempre diversa in base alle scelte dei giocatori. Si giocano i ruoli di autore, performer e spettatore durante una partita che diventa un microcosmo performativo, un luogo del fare e del creare.
A completare la personale, due lavori in prima assoluta: la performance site specific Orizzontale Grande, prima tappa di un percorso di ricerca che interseca i principi della medicina tradizionale cinese con l’iconologia del Salone dei Mesi del Palazzo Schifanoia a Ferarra, in scena il 16 aprile alle ore 18 presso il Campo da baseball del Pilastro, in collaborazione con DOM/Laminarie. Protagonisti sono sei danzatori, lo spazio e l’interazione con il luogo sono soggetti cardine della performance; e A Different Kind of Age, nuova edizione dello spettacolo